Ricongiunzione e cumulo: entrambi consentono di aumentare la pensione ma quale conviene tra questi due differenti istituti?
La pensione è una delle questioni più importanti per i lavoratori italiani. La riforma Fornero ha introdotto un sistema contributivo a ripartizione, che prevede che la pensione sia calcolata in base ai contributi versati durante la vita lavorativa. Per aumentare l’importo della pensione, i lavoratori possono ricorrere a due strumenti: la ricongiunzione e il cumulo dei contributi.
Più precisamente, ricongiunzione e cumulo sono due istituti che consentono di unificare i contributi previdenziali versati in periodi di lavoro e in gestioni diverse. Entrambi gli istituti possono portare ad un aumento della pensione, ma solo uno di essi è sempre conveniente. Con questo articolo cerchiamo di fare chiarezza su entrambi.
Ricongiunzione o cumulo: come aumentare la pensione anche di 100 euro al mese
La ricongiunzione consente di trasferire i contributi versati in diverse gestioni previdenziali in un’unica gestione. In questo modo, si aumenta il numero di anni di contributi e, di conseguenza, l’importo della pensione. La ricongiunzione può essere onerosa o gratuita.
La prima modalità, quella onerosa, comporta il pagamento di un onere a carico del lavoratore, che viene calcolato in base alla differenza tra i contributi versati nella gestione di destinazione e quelli versati nella gestione di provenienza. Mentre la seconda soluzione, la ricongiunzione gratuita, invece, è possibile solo in alcuni casi, come ad esempio in caso di trasferimento di contributi da una gestione pubblica a una gestione privata.
Mentre il cumulo dei contributi consente di sommare i contributi versati in diverse gestioni previdenziali ai fini del calcolo della pensione. In questo modo, si aumenta l’importo della pensione, anche se i contributi non vengono trasferiti in un’unica gestione. Specifichiamo che il cumulo dei contributi è gratuito e può essere richiesto da tutti i lavoratori, indipendentemente dall’età e dall’anzianità contributiva.
Ma a quale tra i due istituti conviene ricorrere? La scelta tra ricongiunzione e cumulo dipende da una serie di fattori, tra cui l’importo dei contributi versati nelle diverse gestioni, la differenza di regole di calcolo delle pensioni tra le diverse gestioni e l’età del lavoratore.
Per cui, in generale, la ricongiunzione conviene se: i contributi versati nelle diverse gestioni sono di importo simile; la differenza di regole di calcolo delle pensioni tra le diverse gestioni è significativa ed il lavoratore è giovane e ha ancora molti anni di lavoro davanti a sé.
Il cumulo conviene se: i contributi versati nelle diverse gestioni sono di importo molto diverso; la differenza di regole di calcolo delle pensioni tra le diverse gestioni è irrilevante ed il lavoratore è anziano e ha pochi anni di lavoro davanti a sé. È importante rivolgersi a un consulente previdenziale per valutare la propria situazione specifica e scegliere la soluzione più conveniente.