Dal mese di agosto 2022 più familiari possono richiedere i permessi di tre giorni al mese previsti dalla Legge 104 per uno stesso disabile.
La figura del referente unico è stata cancellata in relazione ai permessi di tre giorni accordati al lavoratore che assiste un familiare con disabilità. Possono fare domanda della prestazione più persona ma a determinate condizioni.
Il 13 agosto 2022 è entrato in vigore il DL 105/2022 contenente novità sui permessi e sul congedo straordinario della Legge 104. Si tratta di due misure simili ma differenti allo stesso tempo. Entrambe permettono di assentarsi dal posto di lavoro per assistere un familiare con disabilità grave ricevendo comunque la retribuzione. I permessi, però, sono tre al mese e non sono cumulabili. Se non consumati nel corso del mese si perdono. Il congedo, invece, ha una durata massima di due anni e prevede obbligatoriamente la convivenza tra chi assiste e disabile.
Data la particolarità delle misure, i lavoratori hanno molti dubbi sulla fruizione. Spesso l’INPS è chiamato a fornire spiegazioni come in merito al DL 105/2022. L’ha fatto tramite messaggio numero 4143 dello scorso 22 novembre.
L’addio al referente unico permette a più lavoratori di prendersi cura di uno stesso disabile. In questo modo si cerca di trovare un equilibrio tra vita professionale e familiare dei genitori e dei caregiver in generale. Più persone, dunque, possono richiedere i permessi di tre giorni al mesi sempre restando entro questo limite. I giorni di permesso, dunque, non raddoppiano. Inoltre sarà necessario che la fruizione sia alternata tra i richiedenti.
La cancellazione del referente unico vale anche per il congedo straordinario? L’INPS è intervenuto al riguardo spiegando che dal 13 agosto è possibile usare il congedo anche se un altro familiare presta assistenza nei confronti dello stesso disabile con i permessi 104 a condizione che i benefici siano sfruttati in giornate diverse.
Significa, ad esempio, che se un fratello utilizza i permessi 104 l’altro fratello potrà chiedere dei giorni di congedo se non combaciano con le giornate di permesso. Congedi e permessi, dunque, sono ora più elastici grazie alla cancellazione del referente unico. Un’agevolazione non esclude l’altra se sono più familiari a richiedere le misure in modo alternativo e non negli stessi giorni. Se un familiare usa i permessi un altro può chiedere il congedo e viceversa. In questo modo si estende la tutela della persona con disabilità aiutando sia il disabile stesso che i caregiver che provvedono alla sua assistenza.