Anche voi state pensando o avete voglia di creare un’attività, o meglio aprire un B&B? Ecco in quali regioni potete fare molti soldi.
Per molte persone e molte famiglie è sempre stato un sogno, che però il più delle volte non è riuscito a realizzarsi. Ai tempi di oggi, infatti, è molto facile farsi prendere dalla voglia di aprire un’attività tutta propria, ma anche a conduzione familiare. Forse quest’ultima, nella maggior parte dei casi, sembra essere la soluzione preferita o comunque la più comune. Questo perché un’attività, un’impresa che funziona, che dentro ha mille risorse che lavorano al meglio insieme, può diventare una proprietà, un capitale importante che si può tramandare di generazione in generazione.
Fa parte tutto del costruire, dell’investire: questi due concetti vanno a braccetto e nella nostra società, creare o cercare di mettere dei piccoli tasselli per vedere dei solidi palazzi nel futuro è di certo la prova migliore che possiamo fare, l’esercizio più corretto. Perché grazie al nostro supporto, il futuro potrebbe essere migliore e le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Non sappiamo in effetti quale sorte potrebbe avere un’attività che apriamo o che siamo intenzionati ad avviare. Ma se mai ci accingiamo a farlo, mai lo scopriremo. E degli aiuti dall’esterno potrebbero incentivarci.
In quali regioni aprire un’attività come il B&B può far fare molti soldi?
Come abbiamo accennato, oggi moltissime persone ambiscono ad avviare un’attività, come un B&B, sperando che, in un futuro non troppo lontano, possa rendere dei frutti anche a lungo termine. Non sempre è facile riuscire e realizzare un tale obiettivo, che richiede un certo impegno, fatica, risorse di non poco conto. E anche una buona dose di speranza e fortuna.
Vero anche che degli aiuti in tal senso possono farci ben sperare sulla buona riuscita del nostro intento. Sembra ci siano degli incentivi all’orizzonte per chi si trova al di sotto dei cinquantasei anni, che quando fanno la domanda risiedono in Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Calabria e Basilicata. Oppure queste persone dovrebbero risiedere nei 116 comuni presenti nella zona sismica dell’Italia centrale, in particolare in Umbria, Marche e Lazio. O ancora, nelle isole di mare e di laguna che si trovano in zona centro-settentrionale.
Gli interessati potrebbero anche dover spostare la residenza in questi luoghi entro sessanta giorni dalla risposta positiva dell’istruttoria per ricevere l’incentivo. Inoltre, coloro che fanno richiesta non devono aver ottenuto altri incentivi negli ultimi tre anni, non devono lavorare a tempo pieno e non devono essere titolari di ulteriori attività risalenti al 21 giugno del 2017.