C’è una malattia cardiaca subdola quanto letale, e purtroppo molto diffusa: ecco i segnali da tenere d’occhio.
Le malattie cardiache sono una delle principali cause di morte in tutto il mondo, Italia compresa. Sono diversi i fattori che possono contribuire alla probabilità di soffrire di queste patologie, sin troppo spesso fatali. Particolare attenzione meritano tutte quelle malattie che colpiscono le arterie coronarie, cioè le vie vitali che portano il sangue al cuore e mantengono il corpo attivo e funzionale.
Il problema è che quelle arterie possono bloccarsi. C’è tutta una serie di sintomi che possono preannunciare l’insorgere di una patologia grave, come una cardiopatia ischemica o coronaropatia. Tuttavia, i sintomi possono variare notevolmente da persona a persona e, in alcuni casi, potrebbero non manifestarsi affatto prima della diagnosi ufficiale. O meglio, potremmo non accorgercene se non prestiamo la dovuta attenzione.
Dimmi come respiri e ti dirò che problemi al cuore hai
Uno dei sintomi più comuni delle malattie cardiache riguarda la respirazione e può manifestarsi in modo apparentemente innocuo. Il problema è che potremmo non farci caso. Un “classico” è la mancanza di respiro: un campanello d’allarme che può essere confuso con altre patologie, come l’asma, oppure sottovalutato o ancora imputato a una scarsa forma fisica.
Tra gli altri sintomi figurano il dolore al petto (angina), malessere in tutto il corpo, sensazione di svenimento, nausea. Poiché tutte queste cause sono riconducibili allo stile di vita, è possibile adottare una serie di misure di prevenzione, ad esempio facendo regolare esercizio fisico o smettendo di fumare. In casi più complessi l’angioplastica, un intervento chirurgico in cui si utilizzano palloncini e stent per allargare le arterie cardiache ristrette, è una via percorribile, assieme ad altre opzioni più o meno invasive.
Per ridurre il rischio è certamente utile abbassare la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo. A tal fine, si raccomanda una dieta a basso contenuto di grassi e ricca di fibre, che dovrebbe includere molta frutta e verdura fresca (5 porzioni al giorno) e cereali integrali. Sarebbe bene limitare la quantità di sale assunta con i pasti a non più di 6 g al giorno, pari a circa un cucchiaino: se si supera quella soglia, aumenta la pressione sanguigna. Da evitare poi gli alimenti contenenti grassi saturi, perché fanno alzare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Occhio soprattutto sotto le Feste.