Per poter curare anche le malattie più temute, c’è una nuova “medicina” che pare essere miracolosa. È qualcosa che non ti aspetti.
Negli ultimi tempi, la medicina ha fatto passi da gigante. Una frase fatta, ma che non è mai stata così veritiera. Ci sono team di esperti da ogni parte del mondo che lavorano giornalmente per poter arrivare a cure più efficaci anche contro le malattie maggiormente pericolose e diffuse. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Basti pensare all’incredibile lavoro per arrivare al vaccino anti Covid, con tempistiche ridotte di moltissimo rispetto alla precedenza.
Ora però, c’è un altro progetto che sta facendo parecchio discutere. E riguarderebbe una nuova medicina che non riuscireste mai ad immaginarvi ma che, stando a quanto emerso, potrebbe curare anche le malattie più temute. Ecco di che cosa si tratta e in che modo avrebbe modo di arrivare sul mercato.
La nuova medicina che cura le malattie più temute: è da non credere
Si tratta di una scoperta recente che ha lasciato tutti senza parole. Sia per il contenuto della “medicina” che per i suoi effetti benefici. Secondo i primi risultati, infatti, in futuro questa potrebbe essere la cura per malattie croniche intestinali, sclerosi multipla, autismo e anche i tumori.
Di cosa stiamo parlando? Delle feci. Un’ottima medicina per via dei batteri che contiene. Se a farla è una persona in ottima salute, infatti, questa ha modo di concimare i microbi buoni dell’intestino. Andando a curare i batteri cattivi che hanno preso il sopravvento nell’organismo di chi è malato. Sarà una terapia sempre più risolutiva. Ma ora si sta cercando di capire come arrivare allo step successivo, ossia mettere le feci in una capsula da inghiottire.
Già oggi c’è una via alternativa per poter godere degli effetti benefici delle feci. Basti pensare al trapianto fecale, o meglio trapianto di microbiota. Come funziona? Da un donatore sano viene preso il materiale di scarto, lo si va ad analizzare e poi lo si lavora centrifugandolo e filtrandolo. Per ultimo, lo si trasferisce nel ricevente con un colonscopio o come clistere. Ma questo potrebbe presto rappresentare il passato. Perché in futuro l’obiettivo è far sì che il paziente possa semplicemente inghiottire una pillola. Qualche mese fa, la biotech australiana BiomeBank ha ottenuto la prima approvazione di un farmaco basato sul microbiota. Staremo a vedere se già nei prossimi anni si raggiungeranno i risultati sperati.