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Quando il Fisco può prelevare dal conto corrente anche senza autorizzazione: attenzione a questi casi

Pubblicato da
Matteo Fantozzi

L’Agenzia delle entrate-riscossione (ADER) ha introdotto una nuova guida operativa per facilitare i contribuenti nella rateizzazione di cartelle esattoriali e altri avvisi di riscossione.

Tra le novità più significative, spicca la possibilità di autorizzare l’addebito diretto sul proprio conto corrente delle rate dovute, attraverso la cosiddetta domiciliazione bancaria.

Il Fisco può prenderti soldi dal conto? (NewSicily.it)

Questa opzione semplifica notevolmente il processo di pagamento, ma nasconde una sorpresa poco piacevole per i contribuenti.

Una volta attivato il piano di rateazione e autorizzato l’addebito diretto sul conto corrente, i contribuenti potrebbero trovarsi a fronteggiare un’imprevista difficoltà.

Infatti, in caso di rate scadute e non pagate prima dell’attivazione della domiciliazione bancaria, l’ADER procederà al prelievo automatico non solo della rata in scadenza ma anche delle eventuali arretrate, maggiorate degli interessi di mora. Questa pratica mette in evidenza un aspetto critico del sistema che potrebbe causare disagio tra i contribuenti.

Nonostante la comodità rappresentata dalla domiciliazione bancaria, esistono diverse modalità attraverso le quali è possibile effettuare il versamento delle singole rate. I contribuenti possono optare per il pagamento presso gli sportelli ADER o utilizzando l’area riservata del sito web dell’Agenzia o sull’app mediante i moduli pagoPA.

È inoltre possibile effettuare pagamenti presso Poste Italiane, banche convenzionate e punti vendita aderenti ai circuiti SISAL e Lottomatica.

**Rate scadute: il Fisco preleva dal conto corrente**

La decisione dell’ADER di procedere al prelievo forzoso delle rate scadute direttamente dai conti correnti dei contribuenti solleva questioni importanti riguardanti la gestione finanziaria personale.

Molti cittadini potrebbero trovarsi impreparati a fronteggiare questi addebiti improvvisati che possono incidere negativamente sulla loro liquidità disponibile per altre spese essenziali.

È importante sottolineare che le regole relative alla rateizzazione delle cartelle esattoriali sono destinate a cambiare con l’introduzione della riforma della riscossione.

Riscuotere tasse, ecco come (NewSicily.it)

Tra le novità previste vi è un aumento progressivo del numero massimo di rate concedibili ai contribuenti che dichiarano temporanee difficoltà economiche: fino a 84 mensilità per le richieste presentate nei bienni 2025-2026; 96 mensilità per quelle del biennio 2027-2028; e infine 108 mensilità a partire dal 1° gennaio 2029.

La nuova guida operativa conferma anche le condizioni sotto cui si verifica la decadenza del piano di rateazione: variano a seconda della data in cui è stata concessa la dilazione dei pagamenti.

È fondamentale quindi che i contribuenti prestino attenzione alle diverse scadenze previste dalla normativa vigente al fine di evitare spiacevoli e conseguenze legate alla perdita dei benefici derivanti dalla concessione del piano stesso.

Pubblicato da
Matteo Fantozzi