Addio a questa forte spesa per i figli. Finalmente è stata abolita in via ufficiale, potrete pagare zero per accedere ad un vantaggio.
Avere dei figli a proprio carico comporta importanti spese che vanno sostenute in via obbligatoria. Pensate per esempio all’istruzione, che richiede un’iscrizione annuale. Con tutti i costi del caso per sostenere le spese di acquisto dei libri e di altro materiale didattico. A tutto questo si aggiunge il mantenimento, anch’esso spesso molto gravante per le tasche delle famiglie più in difficoltà.
Proprio per questo motivo, il Governo sta lavorando a possibili bonus e sussidi che possano venire incontro a tutti i cittadini residenti in Italia. E in tal senso, c’è una enorme novità di cui presto potranno godere tutti i genitori. C’è una forte spesa per i figli che è stata ufficialmente abolita. Ora sarà possibile pagare zero per poter godere di un servizio molto importante, ecco tutto quello che dovete sapere a riguardo.
Si tratta di una spesa che ha gravato per anni sulle tasche di tutti i genitori, e che finalmente è stata abolita. Dando così la possibilità ai genitori di godere di un importante servizio a costo zero, senza dover metter mano al portafogli. Dopo aver scoperto di che cosa si tratta, sarete pronti ad accedere con più facilità e senza problemi al vantaggio.
Per poter donare un bene al figlio, infatti, non sarà più necessario pagare il 4% di tasse. A prevederlo è stata una sentenza recente della Cassazione che è stata da poco depositata. I giudici hanno stabilità la gratuità della donazione da madre o padre al figlio. Rientrando però in certi limiti. Una donazione sarà ora gratuita quando si tratta di via informale e indiretta. Questo perché non vi è obbligo di registrazione, come spiegato dall’avvocato Lorenzo Puglisi di Family Legal.
Ma quando invece sarà necessario pagare ancora l’imposta? Rimane il versamento del 4% quando le donazioni: “Risultano da atti sottoposti a registrazione, o se vengono volontariamente registrare. O anche se hanno un valore superiore a 1 milione di euro e il contribuente ne dichiara la loro stipulazione nell’ambito di una procedura di accertamento dei tributi” ha spiegato l’avvocato. Pensate per esempio alla donazione di una casa. In questo caso, la registrazione rimane obbligatoria. E dunque, anche il versamento del 4% delle tasse. In tutti gli altri casi sopracitati, invece, da oggi si è esenti e sarà tutto gratuito.