Il matrimonio è un evento gioioso, spesso accompagnato da generosi doni da parte degli invitati. Tra questi, il regalo in contanti rimane una scelta popolare, ma solleva interrogativi legati alla sua dichiarazione al Fisco.
La normativa italiana prevede dei limiti specifici per la donazione di denaro senza incorrere in obblighi fiscali, che variano a seconda dell’importo donato.
Vi spieghiamo tutto nel dettaglio.
Quando si parla di regali di nozze in contanti, è importante distinguere tra le piccole somme date come gesto d’affetto e le grandi elargizioni che possono avere implicazioni legali e fiscali. Per legge, un regalo in denaro inserito in una busta chiusa viene considerato una normale donazione di modico valore e non richiede particolari formalità come l’atto pubblico. Tuttavia, esiste un limite oltre il quale la donazione potrebbe essere soggetta a contestazioni legali o richiedere l’intervento di un notaio per la sua validità.
La Corte di Cassazione ha stabilito che per qualificare una donazione come “di modico valore” devono essere soddisfatti due criteri: uno oggettivo, relativo al valore del bene oggetto della donazione; e uno soggettivo, che tiene conto delle condizioni economiche del donante. Ciò significa che non esiste un limite fisso universalmente valido; piuttosto, ogni situazione deve essere valutata individualmente considerando sia il valore assoluto del regalo sia la capacità economica del donante.
Negli ultimi anni il tetto all’uso del contante è stato più volte modificato riflettendo l’attenzione crescente verso tematiche quali l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. A partire dal 2024 sarà possibile effettuare pagamenti in contanti fino a 5.000 euro senza necessità di documentare tali transazioni attraverso bonifico bancario o assegno circolare. Questo limite si applica tanto ai pagamenti tra privati per acquisti vari quanto alle elargizioni fatte sotto forma di prestito o regalo tra familiari o amici.
Per i regali superiori alla soglia dei 5.000 euro è indispensabile adottare metodi tracciabili come bonifico bancario o assegno circolare per evitare problemi con le autorità fiscali italiane. Queste precauzioni sono necessarie non solo per rispettare le normative anti-riciclaggio ma anche per fornire una prova documentale dell’origine legittima dei fondi nel caso fossero richieste verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.
In conclusione, fare un regalo in contanti durante le nozze rimane una pratica comune e apprezzata dagli sposini ma richiede attenzione alle normative vigenti riguardanti i limiti massimi consentiti e alla necessaria tracciabilità delle somme maggiormente consistenti.