Controllate le modalità di pagamento delle spese mediche! In molti hanno sbagliato, perdendo così il diritto alle relative detrazioni.
Per beneficiare del rimborso delle spese mediche in sede di dichiarazione dei redditi con modello 730 bisogna aver rispettato i paletti inerenti le modalità di pagamento ammesse. Ma di quali si tratta? Scopriamolo assieme!
Ogni anno i cittadini hanno l’obbligo di presentare la tanto temuta dichiarazione dei redditi. Un adempimento fiscale obbligatorio, grazie al quale è possibile comunicare al Fisco le proprie entrate annuali e versare, ove necessario, le relative imposte. In caso di saldo a credito, invece, è possibile beneficiare di un rimborso che potrà essere corrisposto dal proprio datore di lavoro in busta paga oppure erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
A rivestire un ruolo importante in tale ambito sono le detrazioni che permettono di abbattere le imposte lorde. Questo avviene grazie alla semplice sottrazione di alcune spese sostenute nell’arco del periodo di imposta di riferimento, come ad esempio le spese mediche.
Rimborso 730 per spese mediche, controlla il pagamento, molti sbagliano e perdono tutto
In sede di dichiarazione dei redditi è possibile detrarre il 19% delle spese mediche per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro. Per beneficiare di tale opportunità è necessario aver provveduto al pagamento delle spese sanitarie attraverso strumenti tracciabili, quali ad esempio carte di credito, assegni, bonifici e così via. Ci sono comunque delle eccezioni.
Ovvero ci sono determinate spese che possono essere portate in detrazione anche se il pagamento viene effettuato attraverso del denaro contante. Rientrano in quest’ultima categoria le spese per medicinali e dispositivi medici acquistati presso farmacie, sanitarie o ottici.
Il tutto a patto che i dati in questione vengano trasmessi al Fisco attraverso uno scontrino parlante. Su quest’ultimo deve essere chiaramente indicato il codice fiscale del contribuente. Restano escluse dall’obbligo di effettuare pagamenti tracciabili anche le spese sostenute per prestazioni sanitarie presso delle strutture pubbliche.
Tale discorso vale anche per le prestazioni erogate da strutture private, a patto che siano accreditate al Servizio sanitario nazionale. Entrando nei dettagli, se la struttura è accreditata al SSN si ha diritto al rimborso sul 730 anche per il pagamento in contanti di test di laboratorio e prestazioni specialistiche, quali ad esempio esami del sangue, ecografie e radioterapie. Se la struttura non risulta convenzionata, invece, è necessario effettuare il pagamento attraverso mezzi tracciabili.
Se nutrite dei dubbi, comunque, vi suggeriamo di leggere attentamente le istruzioni sulle modalità di compilazione del modello 730 disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa è possibile rivolgersi a degli esperti, come i Caf, per avere tutti i chiarimenti del caso.