L’Istat certifica un’inflazione che diminuisce la corsa, ma per questo 2024 i rincari metteranno a dura prova i cittadini.
Secondo Codacons, il 2024 riserva aumenti importanti che peseranno su bilanci domestici già alterati da un 2023 difficoltoso a causa di un’inflazione alle stelle. I dati relativi al consumo complessivo maggiorato in questo 2024 sono influenzati da diversi fattori tra cui il settore del tempo libero, delle utenze domestiche, benzina, nonché trasporti. Il primo aumento significativo riguarda il subentro obbligatorio al mercato libero di luce e gas, che vedrà bollette indubbiamente più alte anche grazie all’innalzamento dell’iva che dal 5% passerà al 22%.
Ad essere esclusi dal passaggio al mercato libero saranno le famiglie considerate vulnerabili, ossia in presenza di over 75, in condizioni di povertà o con al suo interno soggetti disabili. Per il resto della popolazione (circa 5 milioni di famiglie), non resta che passare ad una tariffa proposta o altrimenti si slitterà in automatico alla scelta del proprio operatore (non sempre delle migliori).
A tal proposito il Governo Meloni ha confermato il bonus per le bollette di luce e gas destinato alle famiglie con Isee non superiore ai 15 mila euro. Tuttavia, questo provvedimento sarà attivo solamente per il primo trimestre del 2024; dopodiché il destino delle utenze domestiche rimarrà incerto. Oltre a questo fattore, a far tremare i consumatori saranno altri aumenti che riguarderanno diversi settori.
Non sembra esserci tregua per gli italiani: previsti aumenti anche per quanto riguarda le tariffe locali per i rifiuti e spazzatura che vedono una media di 60 euro in più rispetto lo scorso anno. Anche i pedaggi autostradali, che sono in linea con l’inflazione 2024, registrano un aumento del 2,3%. Il rincaro vale in media per tutto il settore dei trasporti, spaziando dall’ormai noto caro benzina e calo voli: sempre secondo le stime, una famiglia potrebbe spendere 160 euro in più nel corso del 2024. Altri costi aggiuntivi vedono come protagonisti gli affittuari e coloro che stipulano un contratto telefonico.
Si calcola fino al 5% per gli aumenti inflattivi sugli affitti per coloro che non adottano la cedolare secca. La stessa percentuale riguarderà le tariffe telefoniche e fisse. A completare la lista di Codacons sono diversi servizi comuni come quelli bancari: 18 euro in più rispetto allo scorso anno.
A subire ulteriori aumenti saranno bar, ristoranti (+68 euro annui), servizi balneari, pacchetti vacanza e tutto ciò che concerne il turismo e l’intrattenimento, con un aumento che potrebbe vedere ben 120 euro in più all’anno da aggiungere alle spese familiari. Nel complesso, analizzando i diversi settori si parla dunque di quasi 1000 euro in più per questo 2024. L’ipotesi di Codacons, infatti, vede un ipotetico aumento delle spese familiari di circa 974 euro per nucleo.