Il riso rappresenta un elemento fondamentale nell’alimentazione di oltre la metà della popolazione mondiale, grazie alla sua versatilità e al suo contenuto nutrizionale. Esploriamo le varietà più salutari.
Va specificato infatti che non sono tutti uguali e ne esistono diversi con delle caratteristiche molto differenti tra loro.
Partiamo con i consigli e che ognuno scelga il suo preferito.
Il riso integrale si distingue per essere un cereale non raffinato, conservando così il germe e la crusca ricchi di nutrienti essenziali. La presenza di antiossidanti, vitamine del gruppo B e fibre lo rende un alleato importante per una dieta equilibrata, contribuendo a migliorare la digestione e a ridurre il rischio di malattie croniche.
Notoriamente conosciuto come “riso proibito”, il riso nero è ricco di antociani, potenti antiossidanti che aiutano a proteggere contro le malattie cardiovascolari e il cancro. La sua colorazione unica e i benefici associati lo rendono una scelta eccellente per chi cerca alimenti funzionali nella propria dieta.
Il riso rosso si caratterizza per il suo sapore leggermente nocciolato e l’aroma fragrante. Ricco in antociani ed altri composti benefici come ferro e zinco, questa varietà è particolarmente apprezzata nelle cucine asiatiche ed è considerata una fonte preziosa di nutrienti essenziali.
Questa variazione del riso integrale offre tutti i vantaggi dei cereali integrali arricchiti dalla presenza degli antociani. Studi preliminari suggeriscono che il consumo di riso viola possa avere effetti positivi sui livelli glicemici post-prandiali, offrendo quindi potenziali benefici nel controllo della glicemia.
Nonostante il nome possa ingannare, il riso selvatico non appartiene alla stessa famiglia dei cereali tradizionali, ma offre comunque notevoli benefici grazie all’alto contenuto di antiossidanti. Questa varietà supera significativamente altri tipi di riso in termini di attività antiossidante, presentandosi come una scelta eccellente per chi desidera integrare nella propria dieta alimenti funzionali ad alto valore nutritivo.
Originario del Piemonte in Italia, questo tipo si distingue per i suoi chicchi ovali bianco latte che durante la cottura rilasciano amido conferendo al piatto una consistenza cremosa ideale per preparazioni come il risotto. Il suo alto contenimento in amilosio lo rende anche particolarmente adatto ad assorbire sapori intensificando l’esperienza gustativa dei piatti a cui viene aggiunto.
Coltivato principalmente in India e Pakistan ma diffuso ormai globalmente, questo tipo vanta chicchi allungati dall’intenso aroma caratteristico. Oltre ad essere privo di glutine – quindi idoneo anche a chi segue dietetiche specifiche – è ricco in fibre ed ha un indice glicemico relativamente basso grazie alla maggiore presenza dell’amilosio. Queste proprietà lo rendono ideale sia come contorno sia consumato freddo ma meno indicato per preparazioni cremose quali i risotti.