Il mondo dei fondi pensione si rivela sempre più flessibile rispetto a quanto comunemente si possa pensare.
Nonostante l’idea diffusa che i fondi pensione siano accessibili solo al momento del ritiro dal mondo del lavoro, esistono in realtà diverse situazioni in cui è possibile accedere anticipatamente a queste risorse. Vediamo insieme quali sono le condizioni e le modalità per poterlo fare.
La normativa prevede tre scenari principali attraverso i quali è possibile richiedere l’accesso anticipato ai fondi accumulati nel proprio piano pensionistico: l’anticipazione, il riscatto e la rendita integrativa temporanea anticipata (RITA).
Ognuna di queste opzioni presenta specifiche condizioni di accesso e differenti regimi fiscali applicabili.
Sebbene i fondi pensione siano concepiti principalmente come strumento di accumulo verso la vecchiaia, le normative vigenti offrono diverse opportunità per accedervi anticipatamente sotto specifiche condizioni. Questa flessibilità li rende ancora più attrattivi agli occhi dei lavoratori italiani che cercano soluzioni efficaci per gestire al meglio il proprio futuro economico.
Ritirare il fondo pensione: quando è possibile e come fare
L’anticipazione consente di ottenere fino al 75% del capitale sotto determinate condizioni, come spese mediche importanti attestabili da certificazione ASL o necessità legate all’abitazione principale. È interessante notare che esiste anche la possibilità di un prelievo per necessità non strettamente giustificabili, purché siano trascorsi 8 anni dall’apertura del fondo, con un limite massimo del 30% delle somme accumulate.
Il riscatto rappresenta un’altra via percorribile sia parzialmente sia totalmente, a seconda delle circostanze personali dell’intestatario del fondo come disoccupazione prolungata, invalidità permanente o cessazione dell’attività lavorativa. La tassazione varia in funzione della causa che motiva il riscatto ma rimane contenuta tra il 9% e il 23%.
La RITA infine offre una soluzione per chi si trova vicino all’età pensionabile, ma ha cessato l’attività lavorativa, permettendo di attingere ai propri risparmi previdenziali secondo criteri ben definiti.
I fondi pensione rappresentano uno strumento finanziario sempre più scelto dai lavoratori italiani grazie ai numerosi vantaggi che offrono. Tra questi spiccano una tassazione generalmente più favorevole rispetto ad altre forme di trattamento fine rapporto (TFR), esenzioni fiscali sui rendimenti e la possibilità di ridurre il proprio reddito imponibile.
Non mancano tuttavia degli aspetti da considerare attentamente prima della sottoscrizione: ogni investimento comporta dei rischi legati alle fluttuazioni dei mercati finanziari. Tuttavia, i fondi pensione godono di una particolare protezione legislativa che ne impedisce il fallimento, garantendo così una maggiore sicurezza agli iscritti anche in caso di liquidazione coatta amministrativa della gestione.