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Casa e Giardino

Sciacquone rumoroso: si possono chiedere i danni al vicino, pochissimi lo sanno

Pubblicato da
Daniele Orlandi

Cosa prevede la legge nel caso di fastidi arrecati dallo sciacquone troppo rumoroso del vicino di casa? I dettagli del Codice Civile.

Quando si vive in un condominio gli equilibri per mantenere un rapporto cordiale e civile con il vicinato possono essere molto precari ed è a tal proposito che la legge interviene al fine di regolamentare in modo chiaro eventuali problematiche che potrebbero dar luogo a litigi.

Come risolvere i problemi tra condomini a causa dello sciacquone rumoroso? – newsicily.it

In questo modo sarà possibile far valere i propri diritti e, in alcuni casi, anche richiedere ed ottenere eventuali rimborsi danni oppure fare in modo che il ‘fastidio’ che ha originato il diverbio venga a sparire. In tale contesto come comportarsi qualora il problema sia nientemeno che lo sciacquone dello scarico proveniente dall’abitazione di un vicino di casa? Ecco come tutelarsi dal punto di vista legale.

Sciacquone del wc rumoroso e problemi nel condominio: cosa dice la legge

Potrebbe sembrare una questione ininfluente ma in alcuni casi la quiete condominiale potrebbe essere turbata proprio dal forte rumore emesso dallo scarico di un water, tra i sanitari usati con maggior frequenza nell’arco della giornata e anche della notte. E proprio nel corso delle ore notturne l’intensità del rumore dello sciacquone rischia di infastidire i vicini, i quali potrebbero addirittura rivolgersi all’amministratore di condominio per chiedere che vengano presi provvedimenti. Ma cosa dice a tal proposito la legge? I residenti potrebbero infatti interrogarsi anche in merito alla possibilità di richiedere un risarcimento danni.

Sciacquone wc rumoroso, cosa può decidere il giudice – newsicily.it

I riferimenti normativi per tale questione sono riportati nell’articolo 844 del codice civile e consentono di regolare nel modo corretto le problematiche riguardanti le cosiddette immissioni. Con tale termine si fa riferimento non solo alla propagazioni di calore e di fumo ma anche delle esalazioni e, per l’appunto, dei rumori da un’abitazione a quella dei vicini. Specificando che il proprietario non potrà impedire tali immissioni a patto che esse non vadano a superare il livello di consueta tollerabilità. Non esiste un valore specifico ma la tollerabilità tiene conto del contesto e di molteplici variabili.

In ogni caso un condomino che ritiene di subire un grande disturbo a causa dello sciacquone del bagno del vicino potrà valutare la possibilità di intraprendere un’azione legale. Dovrà in tal caso rivolgersi al Tribunale che, tenendo conto delle variabili di cui sopra, potrà esprimere un giudizio definitivo sul fatto che le immissioni siano lecite o meno. La procedura ha chiaramente un costo e bisognerà tenerne conto, ma potrebbe portare all’obbligo, per la parte in causa, di dover provvedere con modifiche strutturali volte all’eliminazione del problema; con un consulto preventivo da parte di un Consulente Tecnico d’Ufficio nominato dal giudice stesso. Fino al possibile risarcimento danni.

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Daniele Orlandi