È incredibile ma l’inquilino e il proprietario hanno la possibilità di accedere ad uno sconto IMU e uno sconto affitto.
In base a quanto stabilito dalla normativa italiana i proprietari che hanno dato in affitto i propri immobili possono beneficiare di uno sconto sull’imposta municipale unica, in una particolare fattispecie.
Lo sconto sull’IMU a cui stiamo facendo riferimento permette ai contribuenti di risparmiare fino al 25% dell’imposta dovuta. Così facendo il proprietario di un immobile dato in affitto ha l’opportunità di versare solo il 75% dell’IMU, a prescindere dalla aliquota decisa dal Comune. Facciamo chiarezza.
Sconto IMU e sconto affitto: ottime notizie per proprietari di casa e locatori
Il proprietario di casa che affitta l’immobile con l’applicazione di un canone concordato ha la possibilità di beneficiare di uno sconto sull’imposta municipale unica dovuta. Stiamo parlando di un risparmio del 25% dell’imposta dovuta, a prescindere dalla aliquota decisa dal Comune in cui è ubicato l’immobile.
I proprietari di immobili hanno la possibilità di concedere in locazione la loro proprietà con la formula del canone concordato (3 + 2). Si tratta di una formula che dà diritto a delle importanti agevolazioni come lo sconto del 25% sull’IMU. In questo modo, il proprietario della casa dovrà versare solo il 75% dell’imposta dovuta. Quest’agevolazione può essere usufruita per le seconde case concesse in affitto a canone concordato. Ma non è finita qui. Scegliendo la formula del canone concordato infatti anche l’inquilino ne beneficia, pagando un affitto agevolato.
Per lo sconto sull’IMU è necessario che il contratto di locazione sia registrato e inviato al Comune per poter usufruire di tali agevolazioni. Saltare questo passaggio può esporre il contributore al rischio di dover restituire lo sconto sull’IMU ottenuto. In ogni caso, è opportuno ricordare che concedere in affitto un immobile di proprietà con la formula della cedolare secca prevede la possibilità di dover versare un IRPEF del 10%. E, allo stesso tempo, uno sgravio minimo del 75% sul versamento dell’imposta municipale. Infine, ricordiamo che per tutti i fabbricati dichiarati inagibili o inabili e quindi non utilizzabili si può accedere alla riduzione IMU del 50%. La medesima riduzione è riconosciuta anche per gli immobili concessi in comodato d’uso ai parenti in linea retta entro il primo grado.
Condizione necessaria affinché il contributore possa beneficiare degli sgravi e delle agevolazioni previste dalla legge è che il contratto di locazione sia stato regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate. Questa regola vale sia per quelli concessi con il canone concordato che quelli con la cedolare secca o in comodato d’uso.