Ami andare a dormire presto e svegliarti all’alba? Non è un comportamento dettato dall’insonnia, ma è legato ai nostri antenati.
Se amate andare a dormire presto e alzarvi all’alba, potreste attribuire questo comportamento ai vostri antenati Neanderthal. Uno studio condotto dall’Università della California rivela che la tendenza a essere mattinieri potrebbe essere il risultato dell’eredità genetica proveniente da incroci tra Homo sapiens e Neanderthal. John Capra, epidemiologo presso l’Università della California, suggerisce che la regolazione del nostro orologio biologico è influenzata da geni ereditati da questi antichi parenti.
Mentre molti geni derivati da incroci antichi sono stati eliminati dall’evoluzione, una piccola frazione ha resistito. Questa probabilmente ha fornito agli Homo sapiens primitivi vantaggi nell’adattarsi a nuovi ambienti durante la migrazione dall’Africa all’Eurasia circa 70.000 anni fa. I Neanderthal, essendo adattati ai climi freddi, hanno contribuito con geni che hanno aiutato a sopravvivere in ambienti prima ostili al Sapiens.
Cosa dice la scienza
L’influenza dei geni Neanderthaliani va oltre la regolazione del sonno. Uno studio condotto in Italia durante la pandemia di Covid-19 ha evidenziato una possibile connessione tra i geni ereditati dai Neanderthal e la suscettibilità all’infezione. L’Istituto Mario Negri ha rivelato che alcune varianti genetiche associate al rischio di ammalarsi gravemente di Covid-19 sono giunte alla popolazione moderna direttamente dal genoma Neanderthaliano.
Questo collegamento genetico potrebbe spiegare perché alcune persone sono più vulnerabili alla malattia. Il direttore dell’Istituto Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, ha sottolineato che in passato questi geni proteggevano i Neanderthal dalle infezioni. Adesso invece potrebbero contribuire a una risposta immunitaria eccessiva, rendendo le persone più suscettibili a forme gravi di malattie.
Ad ogni modo per indagare ulteriormente sulla regolazione del sonno, gli scienziati si sono rivolti alla Biobank del Regno Unito, che conserva dati genetici, informazioni sulla salute e stili di vita di mezzo milione di persone. I risultati hanno rivelato che molte persone portatrici delle varianti Neanderthaliane erano propense a svegliarsi presto al mattino.
Tuttavia, essere mattinieri non è completamente determinato dai geni Neanderthaliani. Ci sono centinaia di geni diversi che influenzano i nostri modelli di sonno e veglia, e fattori ambientali e culturali giocano un ruolo significativo. In definitiva, l’eredità Neanderthaliana sembra avere un impatto notevole, ma non esclusivo, sul nostro comportamento di sonno.
Un’altra teoria interessante emersa da questo studio riguarda l’adattamento delle popolazioni alle diverse condizioni ambientali. Nelle regioni settentrionali del mondo, dove i Neanderthal erano originariamente presenti, le giornate sono più corte, e l’attività di raccolta e caccia avrebbe richiesto un inizio precoce e una conclusione prima del tramonto.
Questo potrebbe aver contribuito allo sviluppo di abitudini mattutine, un adattamento che è stato trasmesso alle generazioni successive. In conclusione, che la nostra propensione sia legata o meno ai nostri antenati, questo affascinante legame apre sicuramente nuove porte alla comprensione della complessità della nostra eredità genetica e del modo in cui influisce sulle nostre abitudini di vita moderne.
