Shein è stato colpito da una causa legale da parte di Temu: l’accusa è di tattiche aggressive e illegali per contrastare la concorrenza.
Il rivenditore cinese di e-commerce Temu ha fatto nuovamente causa al rivale Shein, sostenendo che la società e stia usando “intimidazioni in stile mafioso” nei confronti dei fornitori per limitare la sua crescita negli Stati Uniti.
In una denuncia di 100 pagine depositata mercoledì presso un tribunale federale di Washington D.C., Whaleco Inc., l’azienda ha affermato che Shein ha convocato nei suoi uffici i fornitori che lavorano con Temu, trattenendoli per ore, sequestrando i loro telefoni e minacciando di imporre sanzioni per aver fatto affari con loro. “Crediamo che questa causa sia priva di merito e ci difenderemo vigorosamente”, ha detto un portavoce di Shein in una nota. Di seguito, ecco tutti i dettagli sulla denuncia avviata.
Temu denuncia Shein per intimidazioni mafiose ai fornitori
Nella causa, Temu sostiene che Shein ha escogiato un “piano disperato” per eliminare una minaccia competitiva negli Stati Uniti attraverso vari sforzi. L’azienda avrebbe costretto migliaia di fornitori a emettere migliaia di avvisi di rimozione per violazione del copyright. Temu sostiene che i dipendenti di Shein siano arrivati addirittura al punto di imprigionare i commercianti che fanno affari con entrambe le aziende negli uffici per “molte ore”.
Sia Temu che Shein sono società di e-commerce di proprietà cinese specializzate in beni a basso costo e scontati, per lo più spediti dalla Cina. La WhaleCo di Temu è di proprietà della PDD con sede in Cina, che possiede anche il famosissimo colosso cinese dell’e-commerce Pinduoduo. Entrambi sono concorrenti relativamente nuovi nel mercato statunitense. Shein ha ampliato la sua presenza americana nel 2019, mentre Temu è presente negli Stati Uniti dal settembre 2022.
La causa arriva nel mezzo di una battaglia legale già controversa tra i due rivenditori. Temu ha intentato un’altra causa contro Shein presso la corte federale del Massachusetts a luglio, accusando il suo rivale di violare le leggi antitrust. La causa ha fatto seguito a una denuncia di Shein, che ha citato in giudizio Temu a dicembre per aver presumibilmente mobilitato gli influencer dei social media per denigrare Shein online.
In una dichiarazione alla CNN sull’ultima causa, un portavoce di Temu ha detto: “Le loro azioni erano troppo esagerate, non avevamo altra scelta che denunciarli”. Il documento di mercoledì sostiene che Shein ha intensificato le sue tattiche intimidatorie nei mesi precedenti il lancio della campagna pubblicitaria del Super Bowl LVIII di Temu nel febbraio 2024 perché la campagna è “destinata ad aumentare il traffico verso l’app e il sito web di Temu”.