Si può non pagare l’affitto se il riscaldamento non funziona? Ecco cosa dice la legge al riguardo: resterete a bocca aperta.
Avere una casa di proprietà propria, quindi averla acquistata ed esserne proprietari, vuol dire provvedere a tutte le spese che insorgono in essa. Ciò significa che qualsiasi danno, qualsiasi disagio o eventuale problema interno alla casa, deve essere risolto in proprio e pagando di tasca propria. La situazione cambia invece quando si è inquilini, di conseguenza si è in affitto, in una determinata casa.
In inverno può capitare molto spesso che, improvvisamente, il riscaldamento in casa possa ‘abbandonarci’. Se ciò accade, si può non continuare a pagare l’affitto? Vediamo insieme cosa dice la legge al riguardo: resterete a bocca aperta.
Il riscaldamento è fondamentale, e indispensabile, soprattutto in inverno, nelle nostre case. Se le temperature tendono a scendere sempre più, il freddo entra in casa, accompagnato spesso dall’umidità. La conseguenza è sicuramente accendere i riscaldamenti, tra cui termosifoni e caldaia per l’acqua calda nella doccia. Ma se siamo inquilini di un appartamento e quest’ultimi non funzionano, come dobbiamo agire?
Secondo quanto afferma la legge, la prima cosa da fare è sicuramente chiamare il padrone di casa ed avvisarlo del disagio appena ottenuto. Tutte le spese che riguardano l’aggiusto e la manutenzione dell’impianto di riscaldamento toccano a lui, non di certo a noi. Quindi, una volta avvisato, quest’ultimo deve necessariamente, e nel minor tempo possibile, provvedere ad aggiustare il tutto.
Se non lo fa, si può evitare di pagare l’affitto? Ebbene, qui la situazione inizia a diventare abbastanza ostica. Il contratto stipulato all’inizio dell’affitto della propria casa, prevede che ogni mese si pagasse, una somma stabilita, al proprietario. Se, nonostante il sollecito, quest’ultimo non tende a porre rimedio aggiustando i riscaldamenti, non si può evitare di pagare l’affitto. Nel caso in cui si tenda, nonostante ciò, a non pagare l’affitto il proprietario ha il diritto anche di avviare uno sfratto.
Ma questa situazione cambia se ci si ritrova in un’altra condizione: i riscaldamenti, ed anche la caldaia o ciò che apporta acqua calda alla casa, sono completamenti fuori uso e non funzionano neanche in parte. In questo caso, se nonostante i continui richiami al proprietario, quest’ultimo non si muove a risolvere il problema, si può decidere di recidere il contratto in anticipo. In questo modo si tenderà a pagare solo il mese in questione e poi basta, fino a quando non si saranno aggiustati i riscaldamenti.