Un nuovo farmaco a base vegetale potrebbe aiutare chi vuole smettere di fumare senza spendere una fortuna nei trattamenti.
Il fumo non è soltanto un’abitudine difficile da lasciarsi alle spalle: è anche un killer silenzioso che ogni anno fa oltre 8 milioni di morti. Il tabagismo uccide più persone di alcol, droga, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme.
Cifre che fanno della sigaretta uno dei più grandi problemi di sanità pubblica a livello mondiale, oltre che causa nota o probabile di almeno 27 patologie, tra le quali molte malattie tumorali, cardiovascolari a respiratorie. Nel mondo ci sono circa 1 miliardo di fumatori e il fumo non fa male solo a loro, ma anche a chi è esposto al fumo passivo che ogni anno uccide 1,2 milioni di persone (tra le quali ci sono anche 65 mila bambini).
Nuovo farmaco antifumo a base vegetale, qual è e come funziona
Smettere di fumare però non è facile. Una speranza per chi vuole impegnarsi a dare addio al fumo arriva da uno studio apparso sulla rivista Addiction: un farmaco a base vegetale potrebbe aiutare ad abbandonare il vizio del fumo.
I ricercatori si sono concentrati sulla citisina, un farmaco a base di piante utilizzato prevalentemente nell’Europa dell’Est. La citisina è disponibile al banco in Canada con il nome di Cravv, mentre in Europa si trova con i nomi di Tabex e Desmoxan.
Dallo studio è emerso che la citisina migliora in maniera significativa le probabilità di smettere di fumare, in misura anche superiore alla terapia sostitutiva della nicotina. Raffrontata ai trattamenti con placebo, la citisina si è dimostrata in grado di raddoppiare le percentuali di successo dei tentativi di smettere di fumare.
Oltre all’efficacia, il farmaco può vantare anche un basso costo. Questo fa ben sperare per un suo utilizzo su larga scala nei Paesi a basso e medio reddito, dove gli aiuti per chi vuole smettere di fumare a prezzi abbordabili sono più che mai urgenti.
La ricerca ha esaminato i dati di quasi 6.000 fumatori in otto studi randomizzati e controllati. Messa a confronto con la terapia sostitutiva della nicotina, la citisina ha ottenuto risultati leggermente migliori che comunque suggeriscono che questa potrebbe essere la soluzione più efficace. Gli esperti hanno confrontato la citisina anche con la vareniclina, un altro farmaco per la disassuefazione dal fumo. Il confronto non è risultato ancora conclusivo.
È emerso tuttavia che combinare la citisina con una terapia comportamentale o psicologica ne innalza ulteriormente l’efficacia. La notizia è promettente, anche se va detto che la citisina produce effetti collaterali gastrointestinali, per quanto lievi e temporanei. Dalla ricerca però non sono giunti riscontri su gravi problemi di sicurezza relativi alla citisina, definita un aiuto potenzialmente sicuro e importante per molti fumatori.