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Economia

Spesa, trasporti e casa: quali sono le città più costose d’Italia

Pubblicato da
Alessandro Fabiani

L’aumento generale dei prezzi al consumo riflette soprattutto l’incremento nei settori degli energetici regolamentati (+1,9%), dei servizi ricreativi e culturali oltre che per la cura della persona (+1,5%) e degli alimentari non lavorati (+1,4%). Quali sono le città più care.

Nonostante ciò alcuni settori hanno registrato una diminuzione dei prezzi come gli energetici non regolamentati (-1,1%) e i beni durevoli (-0,5%), offrendo uno spiraglio verso una possibile stabilizzazione o riduzione delle spese future nelle famiglie italiane.

Spesa, trasporti e casa: dove si spende di più (NewSicily.it)

Andiamo a vedere tutto più da vicino.

Le città più care d’Italia

Rimini e Parma si posizionano in cima alla lista delle città più costose d’Italia, con le famiglie che affrontano una spesa media annuale superiore di 369 euro rispetto alla media nazionale. Questo dato emerge dall’analisi dell’Unione Consumatori basata sulle ultime stime dell’Istat sull’inflazione. Il Veneto si conferma come la regione con il maggior onere per i consumatori, seguito da Toscana ed Emilia Romagna, delineando un quadro di spesa pro capite elevata che interessa diverse aree del Paese.

Oltre a Rimini e Parma, nella top ten dei capoluoghi di regione e dei comuni con oltre 150mila abitanti per quanto riguarda la spesa più alta figurano anche Venezia, Firenze, Cagliari, Padova e Trieste. Venezia in particolare registra un incremento della spesa annua per famiglia pari a 369 euro a causa di un rialzo dell’inflazione dell’1,4%. Seguono poi Milano e Napoli in ex aequo (+286 euro), Verona (+283 euro) e Perugia (+270 euro), fino ad arrivare a Roma (+233 euro), dimostrando come il fenomeno interessi sia il Nord che il Sud Italia.

Città più care d’Italia (NewSicily.it)

Al contrario, alcune città italiane mostrano segnali positivi in termini di deflazione. Aosta guida la classifica delle città dove si registra un maggiore risparmio annuo per le famiglie (-156 euro), grazie a una deflazione dello 0,6%. Seguono Campobasso (-104 euro) e Ancona (-44 euro), evidenziando come in alcune aree del paese i consumatori possano beneficiare di condizioni economiche leggermente più favorevoli.

Il Veneto emerge chiaramente come la regione dove vivere costa di più: l’inflazione annua al +1,3% comporta un aggravio medio per le famiglie residenti pari a 324 euro all’anno. La Toscana non è molto distante con una crescita dei prezzi dell’1,1% che porta a un aumento del costo della vita pari a 272 euro; segue l’Emilia Romagna con +237 euro dovuti a un tasso d’inflazione dello 0,9%. Questi dati mettono in luce come determinate aree geografiche siano particolarmente esposte alle variazioni dei prezzi al consumo.

Pubblicato da
Alessandro Fabiani