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Casa e Giardino

Taglio del prato: tipologie e consigli utili

Pubblicato da
Matteo Fantozzi

Per curare correttamente un prato non basta concimarlo e irrigarlo con regolarità, soprattutto se si tratta di un prato che viene calpestato spesso. Un manto erboso, infatti, per poter essere sano e forte deve necessariamente essere tagliato in modo regolare, a seconda della stagione e del tipo di terreno.

Gestire il taglio dell’erba è possibile in molti modi, sono lontani gli anni in cui era necessario fare del lavoro manuale per togliere tutta l’erba in eccesso. Oggigiorno, infatti, è possibile utilizzare il tagliaerba per il prato il quale opera in totale autonomia.

Tagliaerba

Come anticipato, uno degli attrezzi più comodi per poter tagliare l’erba in modo impeccabile e senza particolari sforzi è il tagliaerba. Sul mercato ne esistono di vari tipi e modelli, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità. I modelli che fino a qualche anno fa risultavano essere più diffusi erano quelli con motore a scoppio.

Negli ultimi anni però stanno avendo un enorme successo quelli dotati di motore elettrico, ovvero, alimentati a batterie. Questi, infatti, oltre a essere molto efficienti, hanno un minor impatto sull’ambiente. I modelli più moderni sono capaci di rasare l’erba di prati di grandi dimensioni senza particolari problemi.

I robot tagliaerba, invece, permettono di tagliare l’erba senza nessuno sforzo perché lavorano praticamente in totale autonomia. Tutto quello che occorre fare è programmarli e il gioco è fatto. Grazie a particolari software, algoritmi e telecamere, questi dispositivi sono capaci di raggiungere ogni angolo del giardino senza nessuna difficoltà, (anche perché sono sprovvisti del classico filo di alimentazione) il che garantisce un risultato semplicemente perfetto.

Falciata manuale

La falciata manuale è un metodo tradizionale per curare il prato. Si tratta di una tecnica che non richiede l’utilizzo di tagliaerba o altri strumenti dotati di motore, ma semplicemente una falciatrice a spinta o trascinata manualmente. Questo metodo antiquato di tagliare l’erba può offrire diversi vantaggi, come il minore impatto ambientale e la possibilità di controllare il taglio in maniera precisa.

Falciare manualmente, inoltre, è un’opportunità per fare esercizio fisico. Tuttavia, può risultare molto faticoso e richiedere sessioni di lavoro piuttosto lunghe, specialmente per chi non ha molta abilità oppure per i prati di grandi dimensioni. Ad ogni modo, il consiglio principale è quello di affilare regolarmente le lame della falciatrice, poiché una lama smussata non taglia l’erba ma la strappa, e rende il prato più suscettibile alle malattie.

Arieggiatura

L’arieggiatura del prato non è propriamente una tecnica di taglio dell’erba, ma è una pratica complementare che permette di mantenere un prato sano e rigoglioso. Arieggiare il prato significa rimuovere piccole zolle di terreno, al fine di eliminare l’accumulo di feltro e migliorare la circolazione dell’acqua, dell’aria e dei nutrienti necessari allo sviluppo delle piante.

Bisognerebbe eseguirla periodicamente, almeno due volte all’anno (in primavera e autunno) utilizzando un arieggiatore, manuale oppure elettrico, oppure uno scarificatore per un’azione più profonda. Al termine del processo è consigliabile utilizzare un fertilizzante oppure procedere alla semina di nuove piante, per ottimizzare ulteriormente la salute del prato e favorire la sua crescita uniforme e rigogliosa.

Pubblicato da
Matteo Fantozzi