Un piccolo luogo ricco di storia, bellezze da vedere e squisitezze da mangiare: prendilo in considerazione per le vacanze di Natale?
Se per le proprie vacanze di Natale si sta progettando un viaggio fuori porta con tutta la famiglia oppure con degli amici o con la dolce metà, allora perché non dare un’occasione a dei paesini davvero caratteristici invece di recarsi sempre nelle solite mete estere? In questo caso, vogliamo parlare di paesini che si trovano nel Meridione della nostra penisola.
Anzi, ad essere ancora più precisi, stiamo facendo riferimento ad una delle due nostre bellissime isole, in particolare alla Sicilia. Bellissima non solo d’estate, è il luogo ideale dove si incastrano storia, cibo e cultura. Più nello specifico, non vogliamo parlare di città già conosciute, ma di un borghetto davvero particolare.
Novara di Sicilia è un borgo con un panorama meraviglioso. La stessa si caratterizza per gli antichi ruderi della Rocca Saracena. Nel centro del paese c’è una chicca speciale, ovvero la piazza principale su cui si affaccia il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta. Si tratta di una chiesa del XVI secolo la quale ospita un crocifisso fatto in legno davvero antico, oltre che reliquie di santi e la statua della Madonna Assunta.
Novara di Sicilia è un posto ricco di storia dato che si possono vedere delle testimonianze del Medioevo, grazie alla Chiesa di San Francesco, che risale al XIII secolo, ma anche del barocco con la Chiesa dell’Annunziata e la Chiesa di Sant’Ugo Abate. Come non menzionare, poi, la Chiesa di San Nicolò, composta da una scalinata in pietra del XVII secolo, e poi la Chiesa di San Giorgio Martire e la Chiesa di Sant’Antonio, la quale ha il portale normanno.
Degne di interesse sono anche l’Abbazia di Santa Maria, del XII secolo, fondata da Sant’Ugo Abate, e l’Abbazia di Nuara, la quale rappresenta la prima struttura cistercense in tutta la Sicilia. Oltre al sacro, si può visitare anche il “profano”. Parliamo dei palazzi delle famiglie di nobili che un tempo vissero in questa realtà. Un esempio? Il Palazzo Stancanelli assieme alla Villa Salvo. Poi, si continua con la Casa Fontana, il Palazzo del Comune e Palazzo Salvo Risicato.
Come abbiamo detto, questo luogo è un incastro perfetto tra storia e cucina. Pertanto, si dovrebbero provare alcuni prodotti tipici del posto, come il maiochino, un formaggio percorino stagionato da più di otto mesi. E poi, come non citare le provole e la ricotta infornata.
Merita anche la pasta ncasciada che prevede un condimento di ragù di vitello, poi manzo, uova, pan grattato e polpette. Infine, concludiamo questo viaggio per il nostro palato con i ravviiò, dei ravioli fritti di pasta instrisa nel vino, pieni di ricotta fresca con cannella.