Il legame tra sonno e salute cardiaca è oggetto di studio e c’è un’importante ricerca che svela dati molto importanti.
Dormire bene e fare un adeguato numero di ore di sonno, si sa, è fondamentale per la salute e il benessere generale di tutto l’organismo. Lo si può facilmente sperimentare: quando ci si sveglia riposati dopo un buon sonno, corpo e mente sono rigenerati e c’è una piacevole sensazione di energia. Al contrario se si dorme male, con risvegli continui o per poche ore, poi ci si sente stanchi e distrutti e tutta la giornata va male.
Questo si verifica in modo ancor più serio se la quantità e la qualità del sonno non sono buone per un periodo di tempo più o meno prolungato. A risentirne saranno gli apparati fondamentali che regolano la salute del nostro corpo. Una ricerca effettuata dallo studioso David Plans dell’Università di Exter e pubblicata sull’European Heart Journal – Digital Health, la rivista ufficiale della Società Europea di Cardiologia (ESC), mostra una nuova scoperta.
Lo studio ha riguardato il legame tra sonno e malattie cardiovascolari tra cui la trombosi. I dati raccolti e le ricerche hanno rivelato qualcosa che potrebbe costituire un’importante novità per la cura e la prevenzione di questo genere di patologie.
Sonno e salute del cuore: la scienza mostra quanto è importante
Dormire in modo corretto per quel che concerne il numero di ore e la qualità del sonno stesso è stato dimostrato che può avere ripercussioni molto forti sul sistema cardiovascolare. Lo scienziato ha fissato l’orario ideale per prendere sonno: tra le 22 e le 23. La sua è un’osservazione di tipo matematico confrontando le abitudini di persone malate di trombosi con altre sane.
Ha preso in esame la cronobiologia del sonno di 88 mila persone circa con un’età media di 60 anni. Lo studioso ha raccolto i dati sull’inizio del sonno e il risveglio nell’arco di 7 giorni. È stato usato un accelerometro da polso che ha fornito i dati. Ovviamente anche tanti altri elementi, come lo stile di vita, il tipo di alimentazione e lo stato di salute completo sono entrati nella valutazione finale.
Il monitoraggio è proseguito per 5 anni e si è visto che le persone che hanno sviluppato malattie cardiovascolari avevano un sonno di scarsa qualità e quantità. Si parla dell’insorgenza di infarto, insufficienza cardiaca, ictus, cardiopatia ischemica cronica, attacco ischemico transitorio. Nelle persone che andavano a dormire oltre la mezzanotte è stata riscontrata un’incidenza maggiore. Al contrario, stavano bene coloro che erano andati a dormire tra le ore 22 e le 23.
Ovviamente sono diversi i fattori di rischio e non si riduce tutto esclusivamente al modo e all’orario in cui si dorme. Ma sicuramente la scienza individua nel buon sonno ad un determinato orario la condizione migliore per prevenire problemi anche molto gravi come le malattie che riguardano il cuore.