Il panorama sindacale italiano si trova di fronte a una nuova sfida con la proclamazione del primo sciopero nazionale di Ita Airways, annunciato per il 7 settembre dalle sigle Fit-Cisl e Ugl Trasporto Aereo.
Questa decisione arriva dopo un periodo di tensioni e trattative fallite, sia in sede aziendale che presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, culminate senza accordo lo scorso 10 luglio.
La frattura tra le organizzazioni sindacali è evidente: da una parte Fit-Cisl e Ugl Trasporto Aereo, dall’altra Filt Cgil, Uiltrasporti, Fast Confsal Anpac e Anp che avevano precedentemente raggiunto un’intesa con la compagnia aerea italiana.
L’agitazione dei lavoratori arriva in un momento particolarmente delicato per Ita Airways. Pochi giorni prima dello sciopero è stato annunciato l’accordo tra Ita Airways e Lufthansa, approvato dall’Unione europea.
Questo accordo prevede la cessione del 41% delle azioni di Ita Airways a Lufthansa attraverso un aumento di capitale da 325 milioni di euro. Nonostante Lufthansa non detenga la maggioranza delle azioni al momento della firma, avrà comunque un ruolo chiave nella gestione della compagnia italiana con l’obiettivo finale di acquisire il 100% entro il 2033.
Le ragioni alla base dello sciopero sono molteplici e riguardano principalmente i criteri di reclutamento ed assunzione del personale, inclusa la mancata concessione del part time.
Tra le rivendicazioni dei sindacati ci sono anche tematiche specifiche legate al personale navigante, tecnico e di cabina come l’adeguamento degli organici, gli importi delle diarie estere e la composizione degli equipaggi.
Secondo le dichiarazioni congiunte delle sigle sindacali Fit-Cisl e Ugl Trasporto Aereo, queste problematiche irrisolte alimentano uno stato costante di agitazione tra i lavoratori che influisce negativamente sul regolare svolgimento delle attività.
La recente alleanza con Lufthansa dovrebbe segnare l’inizio di una nuova fase per Ita Airways caratterizzata da crescita ed espansione. Tuttavia, secondo i sindacati Fit-Cisl e Ugl Trasporto Aereo è essenziale risolvere le questioni ancora aperte per garantire ai lavoratori le giuste tutele in questo nuovo contesto aziendale.
Le due organizzazioni esprimono fiducia nella ripresa di un dialogo costruttivo con i vertici dell’azienda sperando in un cambiamento significativo nelle relazioni lavorative che possano portare benefici sia all’azienda sia ai suoi dipendenti.
In conclusione, lo sciopero programmato rappresenta non solo una protesta contro specifiche politiche aziendali ma anche un appello affinché si aprano nuove vie nel dialogo tra lavoro e capitale nell’era post-Alitalia sotto l’egida della partnership con Lufthansa.