Chiudere la veranda esterna di casa non richiede sempre i permessi se si conosce la strategia giusta e perfettamente legale.
Le verande esterne sono molto utili perché consentono di fatto di creare uno spazio esterno ulteriore, tuttavia spesso risultano impossibili da edificare a causa dei permessi e degli altri problemi che possono sorgere da un punto di vista propriamente burocratico.
Anche se la normativa è chiara e quindi prevede, per determinate costruzioni, la necessità di avviare una procedura apposita prima di procedere è anche vero che di fatto bisogna tenere conto di una condizione differente, della praticità di poterlo fare in tempi brevi senza dover aspettare tantissimo tempo per una struttura piccola e quindi poco incidente.
I trucchetti non sono utili ad aggirare la normativa, quindi non spingono a commettere un reato, ma sono piuttosto dei cavilli, contenuti proprio nella legge, che molti però non conoscono e quindi non sanno che di fatto è possibile procedere ugualmente se si rispettano determinati requisiti.
Le tipologie di veranda che non rappresentano strutture permanenti di fatto sono considerate mobili e quindi non vengono ancorate al pavimento in maniera netta e questo comporta la possibilità di demolirle in caso di necessità e quindi conseguentemente anche di avviare la procedura senza permessi specifici. Secondo un emendamento dell’edilizia libera infatti chiudere balconi, terrazzi e giardini, anche laddove si viva nei condomini, non richiede permessi specifici al comune o altro. Chiaramente discorso diverso è quello condominiale, se ci sono dei divieti specifici.
Talvolta i condomini sono molto precisi e impongono restrizioni anche sui colori o su altri dettagli di questo tipo, in quel caso è bene controllare prima. Da un punto di vista normativo però non ci sono problemi, che la veranda sia di legno oppure di alluminio.
Quello che si va a fare infatti è creare una sorta di mobile chiuso che all’occorrenza si può rimuovere, non è una struttura che fonda nel terreno o nel terrazzo, non viene edificata con mattoni e quindi è rimovibile molto facilmente.
Si può quindi scegliere una piccola veranda per conservare prodotti, creando una sorta di dispensa, oppure una veranda più grande con tanto di vetri per acquisire luce e creare un vano dove trascorrere del tempo con divanetti e tavolo. Tutto dipende in questo caso dallo spazio a disposizione, il decreto non fa riferimento all’estensione quanto piuttosto al tipo di struttura che si va a creare e che ovviamente non deve inficiare gli altri se sono attigui con il proprio immobile.