Una fantastico fine settimana in Salento, ecco quali sono le mete da raggiungere per tutte le meraviglie enogastronomiche del posto.
Il Salento rappresenta quasi una regione nella regione. Infatti rispetto al Puglia, presenta delle tipicità particolari e degli aspetti culturali, linguistici e anche enogastronomici diversi. Si tratta di un territorio popolato fin dall’antichità in stretto contatto con la Grecia, di cui conserva ancora delle tracce nella parlata dialettale.
Ulivi, mare, borghi costruiti di bianco che punteggiano l’entroterra, fortezze sulle coste intorno a cui si sono sviluppate meravigliose città e vino tradizionale e prezioso sono alcune delle caratteristiche di questa parte di Puglia. Quindi una cucina ricca di sapori e colori che rimandano alla terra arsa dal sole e al mare azzurro e profumato.
Salento, le tappe di un tour enogastronomico e non solo
Una gita nella terra salentina non può prendere il via da Lecce, capoluogo della provincia e centro del barocco salentino. Una delle città d’arte più importanti della penisola, tra itinerari classici di epoca romana e il barocco con tutte le sue eleganti e sgargianti decorazioni, ma anche con una tradizione enologica e gastronomica di prim’ordine.
Da assaggiare assolutamente nella città leccese il pasticciotto, un dolce cotto al forno fatto di pasta frolla ripiena di crema pasticcera. Tra i piatti da ricordare le orecchiette al sugo con ricotta di pecora e le sagne ‘ncannulate, una specie di tagliatelle ritorte cucinate con un sugo di pomodoro ricotta e basilico. Da bere, alcune delle denominazioni tipiche della zona: il Leverano Doc e il Copertino Doc, a base de uno dei tipici vitigni pugliesi il Negroamaro.
Da sottolineare che sia Negroamaro che Primitivo sono considerati ottimi per accompagnare il pesce. Seconda tappa a Maglie nell’entroterra, sede del “Mercatino del gusto” nei primi d’agosto di ogni anno e considerata il salotto del Salento per la sua eleganza e tradizione. Nella cittadina si può gustare un Negroamaro di Terra d’Otranto Doc per accompagnare un pranzo a base di fritti.
Ricordiamo ciceri e tria, pasta e ceci a base di tagliatelle fritte e poi le pittule, frittelle farcite di vari ingredienti pomodori secchi, capperi, alici per esempio. Da gustare anche nel periodo natalizio, come frittelle dolci. Altra tappa a Otranto, la porta d’Oriente, la città più orientale d’Italia.
Tipico della località l’aperitivo con peperoni arrosto, zucchine, melanzane, con i rustici leccesi, i taralli accompagnati perfettamente da un Negroamaro di Terra d’Otranto Doc o da un Salice salentino Doc. Infine tappa finale a Santa Maria di Leuca, per gustare i piatti di mare serviti, tra cui le cozze alla salentina, con un Salice salentino Doc vinificato in bianco.